Lo studio CHRIS COVID-19 è stato avviato a luglio 2020 dall’Istituto di Biomedicina di Eurac Research e dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige. Ora il protocollo utilizzato è stato pubblicato sulla rivista Pathogens and Global Health per condividere con la comunità scientifica mondiale i dettagli dello studio, il contesto di partenza e i metodi utilizzati nella raccolta dati.
Lo studio CHRIS COVID-19 si configura come un approfondimento dello studio di popolazione CHRIS: attivo in Val Venosta da oltre dieci anni è riuscito a caratterizzare dal punto di vista clinico, molecolare e genetico più di 13.000 persone. Nel corso di un decennio sono state raccolte informazioni sullo stile di vita e lo stato di salute di ogni individuo che partecipa, raccogliendo campioni di sangue, urine e DNA, custoditi nella biobanca CHRIS e disponibili per ulteriori indagini.
Sulla base di questo studio longitudinale preesistente, è stato possibile allestire un sotto-studio focalizzato sulla diffusione del nuovo coronavirus e capace di rispondere tempestivamente ad un’urgenza sanitaria senza precedenti. CHRIS COVID-19 è uno studio prospettico con tre obiettivi principali:
1. stimare l'incidenza delle infezioni da SARS-CoV-2;
2. effettuare uno screening generale dei partecipati e delle loro famiglie, tramite la somministrazione di questionari sullo stato di salute, sulla presenza di sintomi compatibili con COVID-19, su terapie o malattie pregresse, sullo stile di vita e, successivamente, anche sullo stato vaccinale;
3. monitorare prospetticamente la risposta immunitaria delle persone infette.
Nato da una collaborazione tra ricercatori e comunità locali, lo studio CHRIS COVID-19 mira a generare conoscenze sui fattori di caratterizzazione epidemiologica, molecolare e genetica di COVID-19 e i suoi effetti a lungo termine.
Il protocollo completo dello studio è disponibile a questo link:
https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/20477724.2021.1978225