Biobanca
La biobanca CHRIS, una risorsa per la ricerca
La biobanca è sia il luogo fisico di raccolta dei campioni biologici, sia un’unità operativa che fornisce un servizio di conservazione e gestione del materiale biologico e dei relativi dati. La possibilità di conservare campioni biologici umani e l’enorme quantità di informazioni associate a questi campioni, rappresenta una opportunità per la scienza biomedica, in quanto permette di avviare e sviluppare progetti di ricerca e studi. Inoltre, permette di sviluppare reti di collaborazioni di ricerca, sia a livello internazionale che locale. Tutto questo lavoro può avere possibili positive ripercussioni cliniche. La biobanca è dunque un’importante risorsa per la ricerca scientifica perché permette di analizzare i dati e i campioni anche in periodi successivi alla raccolta. La conservazione apre anche nuove possibilità per il futuro: alcuni parametri oggi ancora sconosciuti, o che con le tecnologie attuali non possono essere misurati, potranno essere esaminati in futuro. Se si partecipa più volte allo studio CHRIS diventa possibile seguire i cambiamenti nello stato di salute nel tempo e si possono confrontare i campioni e i dati derivati dalle diverse date di partecipazione, fornendo così importanti informazioni che possono essere sfruttate sia per la ricerca biomedica sia per le politiche di sanità pubblica. Questi studi acquistano più valore scientifico e potere predittivo se coinvolgono un alto numero di persone partecipanti e se possono essere integrati con altri dati provenienti dal sistema sanitario.
La biobanca in numeri
Da ogni persona che partecipa vengono ottenute 70 provette di materiale biologico. La biobanca conserva a 4, -20, -80 e -190° C, il materiale di circa 16000 persone di CHRIS e altri studi condotti dall’Istituto di Biomedicina (dati aggiornati a settembre 2022). Ciò vuol dire che le provette conservate in totale sono più di un 1.100.000.
Di queste persone vengono anche conservati i dati di più di 70 tipologie diverse (ad es. analisi del sangue, dati genetici, metabolici, sullo stato di salute, sulle abitudini di vita e quelli relativi a misurazioni strumentali come la pressione e l'elettrocardiogramma).
Le strutture della biobanca CHRIS
La biobanca CHRIS comprende diverse strutture che si trovano all’Ospedale di Merano, all’Ospedale di Bolzano e all’Istituto di biomedicina a Bolzano.
I campioni, secondo la tipologia, vengono congelati a -20, -80 o -190 °C e conservati tramite congelatori meccanici o vapori di azoto. I locali per la conservazione dei campioni biologici congelati soddisfano tutti i requisiti tecnici e di sicurezza a salvaguardia dei campioni conservati e degli operatori. Queste strutture permettono di conservare e fornire alla ricerca un campione biologico di alta qualità.
I dati vengono conservati in formato elettronico su supporti informatici dotati di opportune misure di sicurezza a salvaguardia dell’integrità del dato e della privacy dell’individuo da cui provengono: computer dedicati all’Ospedale di Silandro, connessione dedicata di rete per il trasferimento ai computer dell’Istituto di Biomedicina, accesso ai locali regolamentato da vigilanza o strumenti elettronici.
I dati e i campioni conservati nelle strutture della biobanca sono utilizzabili e rintracciabili per 30 anni (dalla data dell’ultimo consenso).
Dato il valore sempre crescente dei campioni e dei dati associati, dovuto all’aggiungersi di sempre nuove informazioni derivate dai dati delle persone partecipanti e dai campioni stessi, esistono delle misure per la salvaguardia della risorsa in caso di eventi imprevisti quali problemi tecnici o catastrofici.
Campioni biologici raccolti nell’ambito dello studio CHRIS
I campioni biologici raccolti sono, perlopiù, sangue e urina. Occasionalmente, per condurre studi specifici, sono stati raccolti altri tipi di materiali biologici. Parte del campione di sangue e urina viene utilizzato per eseguire la classica analisi dei parametri ematochimici e degli indicatori usati nella pratica medica corrente per avere un quadro dello stato di salute dell’individuo. Il resto del campione di sangue e di urina viene conservato nelle strutture della biobanca e viene impiegato esclusivamente nella ricerca scientifica.
I campioni di sangue raccolti nel centro CHRIS a Silandro sono spediti a temperatura controllata a Merano e a Bolzano, dove vengono suddivisi in provette tramite sistemi robotizzati. Ogni provetta è dotata di codice a barre bidimensionale univoco. Per ogni persona vengono conservate circa 70 provette divise in 9 gruppi a seconda del tipo di frazione del sangue: il sangue viene separato nelle sue componenti – plasma, siero, parte cellulare – e dalle cellule viene estratto il DNA. Solo l’uso di un software permette di rintracciare le provette e conoscerne singolarmente la rispettiva storia. Anche i campioni delle urine, dopo un adeguato trattamento e la suddivisione in ulteriori provette, vengono congelati e conservati con il rispettivo codice a barre bidimensionale univoco.
Dai campioni biologici conservati nella biobanca in condizione di vitalità e a -190° C è possibile anche derivare linee cellulari immortalizzate, oppure riprogrammare le cellule conservate così da ottenere nuovi tipi cellulari. Si tratta di portare cellule mature, ad es. cellule muscolari, allo stato di cellule staminali adulte e pluripotenti, che possono essere indotte a differenziarsi nuovamente in un tipo cellulare specifico. Questo significa che da cellule mature si potranno ottenere diversi tipi di cellule (come, ad esempio, cellule cardiache o neuroni) che potranno essere utilizzate per studiare in vitro quali sono i meccanismi molecolari nella cellula alla base delle malattie e come reagiscono a stimoli diversi.
Dati raccolti nell’ambito dello studio CHRIS
© Eurac Research | Tiberio Sorvillo
I dati raccolti includono:
le informazioni ottenute durante le interviste e i questionari sulle abitudini e stile di vita, sullo stato di salute, sulle patologie pregresse e l’assunzione di farmaci, sulla storia familiare
le misurazioni antropometriche e cliniche: elettrocardiogramma, misurazione di peso, altezza, pressione arteriosa, composizione della massa corporea, misurazione della soglia del dolore, controllo dei disturbi del movimento e di malattie legate all’invecchiamento
valori ematochimici
informazioni ottenute dal campione biologico. Per esempio, la sequenza del DNA ottenuta dall’analisi del campione costituisce un’ulteriore informazione ricavata dal campione biologico e raccolta nella biobanca
dati sull’attività fisica e il sonno tramite l’accelerometro da polso
informazioni sui campioni ottenute da strutture di ricerca o laboratori che collaborano o analizzano su commissione di Eurac Research.
Governance e diritto: intro
Come vengono gestiti dati e campioni biologici
I campioni biologici, le misurazioni cliniche e antropometriche, e le informazioni sulla storia clinica e medica delle persone partecipanti raccolti presso l’Ospedale di Silandro vengono mandati a Bolzano e a Merano dove sono conservati in sicurezza nelle strutture della biobanca e negli archivi elettronici.
Dopo aver ricevuto le necessarie approvazioni, i ricercatori e le ricercatrici possono utilizzare i dati e i campioni per le ricerche scientifiche condotte all’Istituto di biomedicina all’Eurac Research di Bolzano e presso gli altri istituti di ricerca che collaborano nell’ambito dello studio CHRIS.
Al fine di proteggere la privacy di chi partecipa, esistono delle norme per la gestione, la conservazione, l’uso e la condivisione di dati e campioni che permettono di usare i dati e i campioni nella ricerca in modo sicuro.
Le informazioni derivanti dai dati e dai campioni biologici di chi partecipa forniscono informazioni:
sullo stato di salute della persona conivolta nello studio
sul grado di parentela della persona con altri partecipanti e altre partecipanti
sulla salute della famiglia della persona partecipante, ad esempio nel caso di malattie ereditarie.
Tutte le informazioni raccolte e quelle che derivano dalle analisi sono considerate, quindi, estremamente sensibili e sono trattate con assoluta cautela. I dati relativi alla salute e i dati genetici appartengono infatti alle categorie particolari di dati personali (dati sensibili), per i quali il Regolamento Europeo per i dati (GDPR) e la normativa nazionale prevedono tutele specifiche. Di conseguenza, lo studio CHRIS adotta regole per la tutela e la riservatezza dei dati e dei campioni biologici delle persone che partecipano allo studio.
Governance e diritto: tutela
Tutela dei dati e protezione della privacy di chi partecipa
Pseudonimizzazione
Per impedire la diretta identificazione di chi partecipa, i dati e i campioni raccolti nell’ambito dello studio CHRIS vengono “pseudonimizzati” (codificati). Questo significa che, conformemente alla normativa art. 4(5), GDPR:
I campioni e i dati raccolti nello studio CHRIS sono contrassegnati fin dall’inizio e durante tutte le operazioni previste dallo studio da un codice alfanumerico (pseudonimo o codice CHRIS);
Il codice non contiene riferimenti per identificare chi partecipa. Solo personale autorizzato dell’Istituto di biomedicina dispongono della chiave di conversione che permette di associare un codice al nome di chi ha partecipato;
I campioni biologici raccolti per condurre le analisi del sangue per fini clinici sono identificati con nome e cognome di chi partecipa e vengono analizzati direttamente dall’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige come da normale protocollo clinico.
La pseudonimizzazione è una tecnica che mira a impedire l’identificazione diretta della persona. A tal fine, i dati direttamente identificativi della persona, come cognome e nome, sono sostituiti con dati indirettamente identificativi (ad esempio: alias, numero di classificazione, ecc.)
Altre misure di sicurezza
Per impedire ai non addetti di accedere ai locali dove sono conservati i dati e i campioni, i sistemi automatizzati di freezer e computer sono accessibili solo a personale autorizzato e sono dotati di avanzati sistemi di sicurezza.
L’accesso ai dati personali è consentito solo a personale autorizzato e adeguatamente formato. Questo personale è vincolato da un apposito contratto all’utilizzo dei dati nel rispetto della normativa sulla privacy.
I dati anagrafici sono separati dai dati clinici e molecolari. Sono previsti backup periodici dei dati conservati in luoghi separati.
In caso di trasmissione dei dati, tale procedura avviene in forma criptata.
Governance e diritto: uso dei dati e campioni
Uso dei dati e campioni biologici
I dati e il materiale raccolto vengono conservati per 30 anni dalla data dell’ultimo consenso. I dati e i campioni vengono utilizzati da Eurac Research per gli obiettivi di ricerca dello studio CHRIS così come descritto nell’informativa.
Ogni partecipante può, in ogni momento, ritirare il suo consenso alla conservazione dei dati e campioni. In questo caso, i dati e il materiale biologico della persona vengono distrutti o resi anonimi su sua indicazione. Nel consenso informato, è possibile inoltre disporre se, in caso di morte o incapacità, si preferisce lasciare i dati e campioni a disposizione della scienza o decidere che vengano distrutti. Inoltre, chi partecipa può decidere se permettere l’accesso ai propri dati e campioni ad enti di ricerca in Europa e nel mondo.
Concetti chiave per l’uso dei dati e campioni CHRIS: ambiti e obiettivi
Finalità: ricerca scientifica negli ambiti di studio definiti nel consenso
Ambiti di studio: cardiovascolare, neurologico, metabolico, oncologico
Accesso a dati e campioni per scopi di ricerca
Il processo di accesso avviene secondo regolamenti definiti, e è controllato da organi preposti alla supervisione, valutazione e monitoraggio.
Accesso ai dati e campioni di CHRIS
L’accesso ai dati e campioni è consentito solo a enti che perseguano finalità di ricerca scientifica e che formalizzino una richiesta al Comitato di accesso.
Un’autorizzazione del Comitato di accesso è necessaria per l’uso dei dati e campioni in ogni singolo progetto di ricerca.
Un’approvazione del Comitato etico è necessaria per progetti che prevedono l’uso dei dati e campioni in progetti approvati con aspetti nuovi o non previsti e che quindi richiedano una comunicazione con il partecipante (notifica e opt-out/opt-in).
I ricercatori e le ricercatrici che hanno interesse a condurre ricerche utilizzando i dati e campioni dello studio CHRIS fanno domanda di accesso tramite CHRIS Portal.
Il Comitato di accesso valuta la richiesta considerando che:
L’accesso sia in linea con il consenso informato di CHRIS.
Il progetto abbia le necessarie autorizzazioni istituzionali.
Il progetto preveda l’uso della quantità minima necessaria di dati o campioni.
Il richiedente adotti le necessarie misure di sicurezza previste dalla normativa.
Infine, definisce se è necessario un ulteriore passaggio di approvazione in Comitato etico.
In seguito all’approvazione del Comitato di accesso, l’uso dei dati e campioni in conformità al GDPR e al consenso viene garantito in base a contratti tra Eurac Research e chi richiede l'accesso.
Uso delle linee cellulari
La valutazione e approvazione da parte del Comitato di accesso è necessaria anche per l’utilizzo delle linee cellulari sviluppate a partire dal materiale biologico raccolto e conservate nella biobanca dell’Istituto di Biomedicina di Eurac Research. Inoltre, progetti che prevedono l’uso di tali linee cellulari devono essere in linea con il consenso informato, così come previsto per l’utilizzo dei biomateriali raccolti o prodotti durante lo studio CHRIS.
Accesso ai dati e campioni da parte di enti di ricerca esterni: condivisione di dati e campioni per scopi di ricerca
Lo studio CHRIS prevede – previo consenso della persona partecipante – di condividere dati e risultati con altri partner scientifici, secondo la normale pratica della comunità scientifica internazionale. I dati sono condivisi al fine di favorire la ricerca sulla salute e i progressi in campo biomedico.
Condividere i dati e i campioni con altri ricercatori e ricercatrici permette di condurre molteplici ricerche a partire dallo stesso materiale e quindi di massimizzare l‘uso di dati e campioni forniti da chi partecipa nella ricerca. La condivisione dei dati o dei risultati consente di confermare i risultati ottenuti presso una popolazione diversa. Permette inoltre di effettuare studi più approfonditi utilizzando tecnologie e metodi disponibili solo in altri centri di ricerca. Le risorse della biobanca vengono utilizzate in modo ampio e si arricchiscono a loro volta con i dati ottenuti dai gruppi di ricerca che ne hanno avuto accesso. Questo significa che le risorse dello studio CHRIS aumentano proprio grazie alla condivisione.
La condivisione di dati e campioni permette di utilizzare le risorse della biobanca nella ricerca in modo ampio, portando ad un generale beneficio per lo sviluppo delle conoscenze negli ambiti di interesse dello studio CHRIS.
Chi partecipa esprime la sua scelta riguardo la condivisione tramite il consenso informato dinamico.
La condivisione dei dati avviene tramite il portale CHRIS Portal.
Quali dati e campioni possono essere condivisi?
Possono essere condivisi solo dati o campioni biologici o risultati non riconducibili direttamente all’identità dell’individuo e quindi sempre in forma codificata/pseudonimizzata. Solo i dati e/o campioni strettamente necessari per la ricerca proposta e approvata dal comitato d'accesso possono essere condivisi. Non possono essere diffuse informazioni che potrebbero attribuire connotazioni negative o danneggiare le comunità locali. Chi partecipa può comunque scegliere quale livello di accesso ai dati concedere.
I dati possono essere classificati in:
1. Individuali
2. Aggregati
Per quanto riguarda i dati individuali, si tratta di dati personali, ossia di “qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile”. Questa è infatti la definizione contenuta all’art. 4 del GDPR. I dati individuali sono soggetti a limitazioni di condivisione.
I dati aggregati sono il risultato dell’elaborazione e dell’analisi dei dati individuali, rappresentano una popolazione generale e non sono riconducibili all’identità di un singolo individuo. Per esempio, l’età media dei partecipanti e delle partecipanti o il consumo medio di caffè sono dati aggregati. Per questo motivo non sono necessariamente soggetti a tutte le limitazioni di condivisione che riguardano invece i dati individuali. Ciò nonostante, in sintonia con i principi elaborati a livello nazionale ed internazionale, , la condivisione di dati aggregati non può risultare in uno stigma o in alcuna forma di discriminazione della popolazione.
Con chi?
I dati di CHRIS possono essere condivisi in forma codificata con partner di ricerca (anche internazionali e di Paesi non appartenenti all’Unione Europea), seguendo due opzioni:
1. Prima opzione: viene dato accesso ai dati codificati solo a partner di ricerca europei vincolati da un contratto di ricerca.
2. Seconda opzione: viene permesso ai ricercatori di condividere i dati codificati su base più ampia, come all’interno di consorzi internazionali ma che possono operare anche in paesi dove non sono previste le stesse garanzie del regolamento europeo GDPR.
A seconda delle scelte effettuate, i dati possono essere condivisi con collaboratori internazionali anche in paesi che non seguono le normative europee, ad esempio gli Stati Uniti d’America. In tal caso, viene valutata caso per caso la possibilità di ricorrere a delle garanzie specifiche per assicurare un livello di protezione dei dati personali equivalente a quello garantito nell’Unione Europea.
Inoltre, l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, in quanto partner scientifico dello studio CHRIS, può richiedere l’accesso ai campioni e ai dati in forma codificata per studi specifici nell’ambito delle aree di ricerca identificate nel consenso informato.
Come?
L’eventuale condivisione di dati e campioni biologici con altre istituzioni:
Può avvenire solo con il consenso generale della persona che partecipa.
Necessita dell'approvazione del Comitato di accesso.
Può avvenire solo dopo aver siglato il contratto di condivisione
Può richiedere l’approvazione del Comitato etico.
È soggetta al protocollo etico dello studio CHRIS.
Che tipo di controllo hanno le persone partecipanti sui propri dati e campioni?
1. Nel consenso informato, chi partecipa può scegliere se acconsentire alla condivisione di dati e campioni per fini di ricerca, a livello europeo e al di fuori dall’Europa. Questa scelta può essere rivista e cambiata nel tempo.
2. Se chi partecipa ha acconsentito alla condivisione dei dati e campioni, per studi con aspetti nuovi o non previsti nell’ambito dello studio CHRIS, la persona viene informata e può scegliere se partecipare o meno tramite un processo di opt-out (consenso passivo) o di opt-in (consenso attivo), a seconda del progetto di ricerca perseguito dalla terza parte e del processo di notifica e consenso stabilito dal Comitato di accesso per quello specifico progetto.
Per tutti quegli studi i cui scopi già rientrano all’interno degli scopi definiti nel consenso, chi partecipa non riceve nessuna notifica né gli viene chiesto un consenso specifico. L’accesso ai proprio dati e campioni per tali progetti è già stato approvato con il consenso alla partecipazione allo studio CHRIS.
3. Per garantire la trasparenza, chi partecipa può visualizzare come vengono utilizzati i propri dati e campioni. Accedendo a MyCHRIS, si può consultare la descrizione dei progetti in cui i propri dati e campioni sono utilizzati, e sapere quale ente ne ha accesso.
Altri accessi
Accesso da parte di medici dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige
Previa richiesta del partecipante o della partecipante, i valori misurati nell’ambito dello studio CHRIS (ad esempio i parametri della pressione sanguigna o antropometrici) possono essere messi a disposizione di un medico dell’Azienda Sanitaria, presso cui chi partecipa stia facendo accertamenti. In questo caso il medico deve contattare l’Istituto di biomedicina di Eurac Research e contestualmente chiedere alla persona assistita una autorizzazione scritta per accedere ai dati. Questa procedura è un’opportunità che viene data a chi partecipa allo studio CHRIS per estendere la valenza degli esami svolti nello studio CHRIS.
Accesso da parte della autorità
Nessuna autorità pubblica ha accesso diretto ai dati raccolti o può identificare un partecipante o una partecipante grazie a questi dati, salvo casi particolari previsti dalla legge, per esempio un ordine scritto del tribunale o un’emergenza sanitaria. In questi casi, è obbligatorio informare chi partecipante e notificare l’accesso al Garante per la protezione dei dati personali.
Governance e diritto: ruoli e responsabilità
Ruoli e responsabilità
Tutti i dati anagrafici, le informazioni ottenute dallo studio, i materiali biologici e i dati genealogici raccolti sono custoditi dall’Istituto di biomedicina di Eurac Research nel rispetto delle normative europee e delle leggi nazionali. L’Istituto di biomedicina di Eurac Research è il custode dei dati e dei campioni per tutta la durata dello studio e li tratta con la massima cura, concedendo l’accesso solo a personale autorizzato per fini definiti nel consenso informato.
Conformemente ai ruoli e alle responsabilità previste dal GDPR, Eurac Research è titolare del trattamento dei dati personali e, dunque, ha la responsabilità diretta per quanto concerne il trattamento dei dati personali. Questi comprendono i dati anagrafici, i dati sulla salute (inclusi età, sesso, anamnesi, malattie e dati biometrici, risultati dei test di laboratorio inclusi i dati genetici), nonché i materiali biologici e i dati genealogici (inclusi gli alberi genealogici) dei partecipanti allo studio per le finalità dichiarate (ricerca negli ambiti descritti).
I dati e i campioni non possono in alcun caso essere venduti. Se lo studio CHRIS dovesse essere interrotto e, per qualche motivo, le condizioni di sicurezza previste dal consenso informato non potessero essere garantite, l‘Istituto di biomedicina si obbliga a distruggere i dati e i campioni, in modo da evitare qualunque danno alle persone partecipanti.
Governance e diritto: organi di controllo
Organi di controllo
All’interno dello studio CHRIS ci sono degli organi di controllo che funzionano per regolare tutte quelle attività legate all’uso dei dati e campioni nella ricerca.
Comitato scientifico: è un comitato esterno composto di esperti ed esperte nazionali e internazionali che valuta l’eccellenza scientifica del progetto e consiglia nuovi filoni di ricerca. Si riunisce una volta all’anno.
Comitato etico: comitato esterno di valutazione che controlla tutti i protocolli e gli studi che derivano da CHRIS. Accerta che gli studi siano in linea con le normative e che siano eticamente accettabili.
Direzione Scientifico dello studio: è composta dai direttori dello studio.
Comitato di accesso: regola e valuta le richieste di accesso ai dati e ai campioni CHRIS sia da parte di ricercatori interni (Eurac Research e Azienda Sanitaria dell’Alto Adige) sia da parte di ricercatori esterni. È un organismo interno di Eurac Research, composto da esperti che applicano il regolamento di accesso ai dati e ai campioni dello studio CHRIS.
Comitato tecnico di gestione dello studio: gestisce e monitora il buon andamento quotidiano dello studio.
CHRIS Portal
Chris Portal, il portale per chi fa ricerca
CHRIS Portal è una piattaforma per l’accesso alle risorse della biobanca da parte dei ricercatori e delle ricercatrci che desiderano a condurre ricerche con i dati e i campioni raccolti nell’ambito dello studio CHRIS.
Il portale è rivolto a chi fa ricerca. Il portale permette ai gruppi di ricerca interessati alle risorse dello studio CHRIS di:
consultare il tipo di dati e campioni disponibili in CHRIS
consultare tutte le regole per l‘accesso alle risorse CHRIS
richiedere l‘accesso a dati e campioni per un progetto specifico.
Con il portale, il processo di accesso viene migliorato, diventa più snello, standardizzato, e si svolge online.